Saturimetro: cos’è e come funziona

In questi 2 anni e mezzo di pandemia mondiale da Covid-19 abbiamo imparato a conoscere strumenti e dispositivi che, con ogni probabilità, non conoscevamo prima o dei quali avevamo solamente sentito parlare in modo sommario.

Tra di essi ci sono le mascherine, i guanti sanitari di protezione, i gel disinfettanti e altri strumenti utili a preservare il proprio organismo dal contagio o, quantomeno, a renderlo meno possibile.
Oltre ad essi, vi è anche il saturimetro, particolare dispositivo medico-sanitario frequentemente utilizzato negli ospedali, ma disponibile anche per l'uso domestico fai da te: cos'è, come funziona e a cosa serve?

Saturimetro: di cosa si tratta e a cosa serve?

Il saturimetro non è altro che uno strumento che permette di misurare e monitorare regolarmente la quantità di ossigeno contenuto nel sangue. Non solo, il saturimentro viene utilizzato anche per valutare la saturazione dell'ossigeno nell'emoglobina, il costituente fondamentale dei globuli rossi, presente nel sangue arterioso periferico e, nel contempo, per misurare anche la frequenza cardiaca dell'utente che lo utilizza.

Nonostante esso assolva tutte queste funzioni, il saturimetro è uno strumento di immediato e intuitivo utilizzo, per via della facilità con la quale è stato concepito: questo rende possibile il suo impiego in ambito domestico, oltre che in ambito ospedaliero.

Oltre a ciò, l'utilizzo del saturimetro si estende a qualsivoglia tipologia di paziente, dato che il suo impiego è totalmente indolore e non invasivo: questo implica un suo eventuale uso in pazienti anziani, bambini o neonati.

Saturimetro: composizione e funzionamento

Innanzitutto, è bene chiarire nel dettaglio la composizione interna del saturimetro: esso è uno strumento dotato di una sonda a forma di pinza, componente principale per l'effettiva misurazione, la quale dev'essere messa a stretto contatto con il paziente.

Nella maggioranza dei casi, infatti, viene pinzata su un dito o sul lobo dell'orecchio nei pazienti adulti, mentre viene posizionata sul piede nei neonati. Oltre alla sonda, il saturimetro prevede la presenza di un'unità di calcolo ed elaborazione dati, la quale si occupa di elaborare le misurazioni effettuate dalla sonda per poi indirizzarle al monitor per essere visualizzate dal paziente stesso.

Spettrofotometria nel saturimetro: come funziona?

Il principio base che si cela dietro di esse è la spettrofotometria, secondo la quale i diodi foto-emittenti ubicati sulla sonda emettono fasci di luce rossa e infrarossa ad intermittenza, la quale raggiunge il rilevatore posto su uno dei suoi bracci.

Durante il percorso che le due tipologie di luci fanno verso il rilevatore, le radiazioni luminose infrarosse vengono catturate dall'emoglobina legata all'ossigeno contenuta nei globuli rossi, mentre quelle rosse vengono assorbite dall'emoglobina non legata all'ossigeno.

La misurazione effettiva è possibile proprio grazie alla differenza di assorbimento determinata dalle due tipologie diverse di emoglobina: il dispositivo va ad elaborare la differenza che intercorre tra la quantità di radiazione luminosa emessa dai diodi e quella rilevata dall'apposito rilevatore.

Il risultato è il valore di saturazione dell'ossigeno sanguigno, il quale esprimerà, con un margine di errore estremamente piccolo, il reale quantitativo di ossigeno contenuto nel sangue.

Come interpretare i valori del saturimetro?

I valori di saturazione superiori al 95% sono assolutamente normali; i valori inferiori, invece, permettono di individuare un'ipossiemia di moderata entità, a seconda della differenza negativa del valore misurato rispetto al 95% di ossigeno normale.

Essa viene definita lieve se i valori sono compresi tra il 94% e il 91%, moderata se i valori si assestano tra il 90% e l'86% e grave se il saturimetro misura valori inferiori all'85%. In caso contrario, se il valore si assesta sul 100%, si può tranquillamente parlare di iperventilazione, caso diametralmente opposto rispetto a quelli appena citati.

Come detto, l'accurata precisione del saturimetro consente allo strumento di essere utilizzato per valutare la funzionalità respiratoria del paziente e per monitorare la situazione respiratoria dei pazienti affetti da bronchite cronica, polmonite o asma bronchiale.

Sapere come utilizzare e come leggere i valori del saturimetro permette di tenere sotto controllo situazioni potenzialmente pericolose per il corpo umano.