come fare aerosol

L'aerosol è un macchinario che nebulizza i farmaci, permettendo di assorbirli tramite la respirazione. L'aerosolterapia si effettua inalando queste sostanze tramite un respiratore in silicone, che può configurarsi come una mascherina (e coprire sia naso che bocca) oppure come una forcella nasale, da inserire direttamente nelle narici.


Quante volte al giorno bisogna fare l'aerosol?

Il numero di terapie da effettuare nell'arco di una giornata varia in base alla tipologia di sostanza che andremo a nebulizzare. Si parla di sostanza perché, oltre a medicinali veri e propri, l'aerosolterapia può sfruttare anche sali minerali e oli essenziali.

Se l'aerosolterapia viene fatta con uno o più farmaci cortisonici, se ne effettuerà una al giorno. Si può arrivare fino a tre aerosol al giorno per situazioni croniche a livello bronchiale. Questo dipende sempre dalle indicazioni del medico curante e dalla posologia del medicinale, indicata nel foglietto illustrativo.

Quando, invece, utilizziamo l'aerosol per fare dei lavaggi nasali, senza l'utilizzo di sostanze medicinali, potremmo arrivare fino a quattro somministrazioni al giorno. Il consiglio è sempre quello di distanziare le aerosol tra di loro e di non farle a ridosso dei pasti.

Aerosol: cosa ci va dentro?

Nell'aerosol viene solitamente utilizzata una base di soluzione fisiologica per idratare le mucose, che rischiano di seccarsi durante il trattamento, e libera le cavità nasali da eventuali impurità.

Alla soluzione fisiologica possono essere abbinate una o più sostanze. Per la posologia è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico, che deciderà quali prodotti è opportuno sfruttare e magari combinare. I medicinali che vanno all'interno dell'aerosol possono essere di cinque diverse tipologie.

Troviamo naturalmente i mucolitici, che vengono prescritti in caso di catarro per favorire l'eliminazione di muchi dalle vie respiratorie. Per persone che devono combattere una tosse secca derivata da una brutta reazione allergica, sono consigliati i cortisonici che placano l'infiammazione.

Quando, invece, il problema è un'infezione delle vie respiratorie, utilizzeremo degli antibiotici. Una tipologia molto comune di infezione è la bronchite, che necessita di almeno tre-quattro giorni di trattamento per essere sconfitta.

Un'altra tipologia di medicinale che viene spesso utilizzata durante l'aerosol è quella degli antiallergici preventivi. Queste sostanze sono un aiuto indispensabile per chi soffre di riniti allergiche croniche, causate da polvere o pollini.

Per coloro che soffrono di asma, l'aerosol può aiutare con la somministrazione di broncodilatatori, che rilassano la muscolatura liscia dei bronchi facilitando la respirazione e l'eliminazione dei muchi.

Non solo farmaci: aerosol e oli essenziali

Gli oli essenziali, una volta nebulizzati, vanno ad agire direttamente all'interno delle vie respiratorie, dunque il loro apporto benefico è notevolmente amplificato. Questa tecnica, però, è sconsigliata per coloro che soffrono di asma e allergie, poiché potrebbe provocare reazioni indesiderate.

In ogni caso è tassativo diluire poche gocce di olio in abbondante soluzione fisiologica. Il medico o il farmacista sapranno consigliarci in merito, con dosaggi appropriati a seconda della sostanza scelta.

Quale tipo di olio essenziale scegliere? Ovviamente, dipende dal tipo di problema da curare. Un olio essenziale dai molteplici benefici per le vie respiratore è quello di eucalipto: quest'olio ha proprietà fluidificanti e calmanti.

Altri fluidificanti importanti, che vantano anche proprietà antivirali e antibatteriche, sono gli oli essenziali di lavanda e di cannella. Queste profumazioni sono però piuttosto aggressive, quindi è meglio non fare più di due aerosol al giorno, distanziandole di circa 10-12 ore.